Nella cultura e nella società giapponese l’alcol ha un ruolo significativo. Molto più che semplice mezzo per brindare e per festeggiare celebrazioni e occasioni speciali, le bevande alcoliche rappresentano infatti un importante aspetto dell’ospitalità e del rispetto reciproco, soprattutto nelle modalità in cui si servono e si consumano, e hanno la funzione di collante sociale.
Si parla quindi di una vera e propria cultura del bere, in cui l’alcol è parte integrante delle usanze sociali, dei rituali e delle tradizioni del Paese.
Il galateo del bere in Giappone: come servire e bere le bevande alcoliche
Oltre che grandi produttori di alcol, basti pensare al sakè e ai numerosi whiskey locali apprezzati in tutto il mondo, i giapponesi ne sono quindi anche grandi consumatori. Ma da popolo estremamente attento all’etichetta e alla ritualità, anche una serata alcolica ha le sue regole da seguire. Ecco le più importanti da tenere a mente:
- Mai versarsi da bere da soli: è sempre qualcuno del tavolo a riempire il bicchiere, soprattutto se si tratta di un’uscita tra colleghi. In questi casi è importante che chi è più giovane o chi ha una posizione inferiore serva chi è più anziano o è più alto nella scala gerarchica, per rispettare il rapporto tra senpai e kohai. Il gesto però è reciproco: chi è superiore alla fine riempirà il bicchiere del più giovane.
- Utilizzare entrambe le mani: sia quando si versa da bere, che quando si porge il bicchiere in attesa che sia riempito. La posizione ideale è tenere con una mano la bottiglia e posizionare l’altra sotto al gomito del braccio che versa.
- Non iniziare a bere prima del brindisi: bisogna aspettare che tutti i bicchieri dei commensali siano riempiti e, solo dopo il brindisi collettivo al grido di Kanpai, che in giapponese significa “svuotiamo il bicchiere”, si può bere.
- Al primo giro si ordina tutti lo stesso drink: di solito si tratta della birra.
- Durante il brindisi non ci si guarda negli occhi: a differenza di molte culture occidentali, in Giappone non è abitudine fare contatto visivo durante il brindisi.
- Il bicchiere non deve mai rimanere vuoto: ogni bicchiere vuoto a tavola, viene nuovamente riempito. Se non si desidera più bere bisogna infatti lasciare il bicchiere mezzo pieno.
Queste ovviamente sono le regole di galateo da seguire nelle occasioni più formali, in particolar modo nelle uscite tra colleghi e con il proprio capo. Ma perché situazioni di questo tipo sono così comune in Giappone da richiedere una sua etichetta personalizzata?
Nomikai e Bonenkai: gli incontri per bere dei giapponesi
Per il popolo giapponese esiste un rapporto molto stretto tra l’uscire, il bere e il lavoro. Di natura timidi e riservati, infatti, i giapponesi trovano nelle uscite tra colleghi l’occasione giusta per socializzare, conoscersi meglio e fare squadra.
È il concetto di Nommunication, dove in giapponese nomu significa bere. Il termine sta proprio ad indicare la capacità di relazionarsi e di socializzare con le persone grazie al consumo di alcol, noto appunto per i suoi effetti disinibitori.
Da questo concetto nascono i Nomikai, che in italiano si traduce in “Incontri per bere”: eventi tipici della cultura giapponese, in cui le persone che fanno parte di un’azienda si incontrano in un locale o in un ristorante per approfondire e sviluppare le relazioni sociali e, ovviamente, per bere. In queste occasioni, infatti, non c’è la stessa formalità che c’è nell’ambiente di lavoro e, con l’aiuto di birra e sakè, per i giapponesi diventa più semplice sciogliersi, fare conversazione e parlare dei propri interessi e svaghi, per farsi conoscere meglio dai propri colleghi.
Tra i diversi nomikai, ce n’è uno che è particolarmente radicato nella tradizione giapponese: il Bonenkai. Si tratta delle feste di fine anno, organizzate dalle aziende durante il mese di dicembre per ringraziare colleghi e dipendenti del lavoro svolto durante l’anno appena trascorso e per brindare tutti insieme a quello che verrà. Anche questo è un momento di divertimento, che serve a rinforzare lo spirito di gruppo tra buon cibo e bevande alcoliche.
E se ci si ubriaca? Non è un problema: in occasioni come queste, vige la regola non scritta che tutto quello che viene detto o fatto durante un nomikai verrà dimenticato da tutti il giorno dopo e nessuno ne farà parola.
Tra occasioni da festeggiare, incontri di lavoro ed uscite con gli amici, i giapponesi non rifiutano mai un invito a bere. Ecco perché sono i compagni ideali per una serata da trascorrere tra bevande e drink di qualità e divertimento.
E ora che anche tu conosci tutte le regole di galateo per servire da bere e sai fare il perfetto brindisi alla giapponese, non ti resta che prenotare un tavolo da Sagami e organizzare il tuo nomikai. Cerca il ristorante Sagami più vicino a te e preparati ad alzare il bicchiere al grido di Kanpai!