Abbiamo visto i nostri personaggi preferiti mangiarli nei cartoni animati, li cerchiamo sugli scaffali del supermercato in versione istantanea e li ordiniamo al ristorante orientale: i noodles giapponesi li conosciamo bene. O forse no?

Ad esempio, sapevi che sono nati in Cina, più di 4.000 anni fa? E che ci sono tanti tipi diversi di noodles come ce ne sono di pasta nella tradizione italiana?

Scopriamoli insieme!

Tipi di noodles giapponesi: la guida di Sagami

Preparati con un impasto di acqua e farina e tagliati direttamente dalla sfoglia di pasta ottenuta, i noodles hanno una forma molto simile a quella degli spaghetti. Ma non sono tutti uguali! La farina è il primo elemento di distinzione: può essere di riso, di grano tenero o di grano saraceno, di mais e addirittura di alghe.

A variare poi è anche la forma: i noodles infatti possono essere più o meno spessi, larghi o sottili.

Infine, cambiano la cottura e la ricettazione. In base agli ingredienti e alla forma, infatti, i noodles si prestano ad essere cucinati in brodo, saltati nel wok o fritti e conditi con carne, pesce, uova o verdure.

Ma quali sono quindi i principali tipi di noodles giapponesi?

Noodles a base Soba

1 – Soba Noodles

Impasto: farina di grano saraceno
Forma: sottili e allungati, simili agli spaghetti
Colore: marroncino
Dal sapore particolare e deciso, la soba è perfetta da gustare in brodo, sia caldo che freddo, a cui vengono aggiunti carne, pesce e verdure.

Noodles a base Udon

2 – Udon Noodles

Impasto: farina di grano duro
Forma: spessi e larghi, simili alle tagliatelle
Colore
: bianco lucido
A rendere unici gli udon giapponesi è anche la consistenza: morbida ed elastica.
Le preparazioni sono simili alle ricette a base di soba, ma alle zuppe calde e fredde si aggiunge anche la versione di udon saltati al wok o sulla piastra, insieme a verdure, carne o frutti di mare, per renderli croccanti e ancora più sfiziosi.

Noodles a base Kishimen

3 – Kishimen Noodles

Impasto: farina di grano
Forma: larga e piatta, simili alle tagliatelle, con bordi ruvidi e increspati
Colore: bianco
Grazie alla loro forma piatta e sottile, i kishimen sono più veloci da cucinare e sono ancora più buoni da mangiare. Serviti in brodo, infatti, raccolgono tutta la corposità della zuppa, regalando al palato un gusto ricco e pieno.

Noodles a base Ramen

4 – Ramen Noodles (e perché da Sagami non li troverai)

Impasto: farina di grano e kansui, un tipo di acqua minerale alcalinica
Forma: sottili e corposi, simili agli spaghetti
Colore: giallino
Anche in questo caso, le ricette principali con il ramen sono brodi a base di carne o pesce. Ma attenzione: quando si parla di ramen è importante fare una distinzione.
Esiste infatti la zuppa di ramen, ricetta tipica della cucina giapponese, e i ramen noodles, quelli qui descritti, che sono invece una tipologia di pasta di origine cinese. Ed è questo il motivo per cui sul menu di Sagami potrete trovare tante proposte di zuppe, ma nessuna a base di ramen noodles.

Le varietà di noodles giapponesi sono tantissime e le ricette che si possono comporre sono ancora di più, ma c’è una cosa che tutti i noodles hanno in comune: il modo in cui si mangiano!
Con le bacchette e, se sono in brodo, possibilmente molto rumorosamente
. In Giappone lo “slurp” è segno di apprezzamento!

Vuoi saperne di più sulla cucina di Sagami e non vedi l’ora di assaggiare i nostri Noodles?